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Una delle questioni più importanti che il volontario deve affrontare nella fase di preparazione del suo progetto riguarda le vaccinazioni.

Le informazioni sanitarie presenti in queste pagine non sono sostitutive dell’ intervento medico. Oikos declina ogni responsabilità relativa all’interpretazione e all’uso delle informazioni mediche che qui vengono riportate. Si precisa al riguardo che qualsiasi informazione relativa alla salute deve essere, comunque, sempre riconfermata da personale sanitario competente.

Vaccinazioni obbligatorie

L’unica malattia infettiva che può essere sottoposta all’obbligo di vaccinazione è la febbre gialla.  

Gli ufficiali sanitari delle dogane controllano la validità del certificato di vaccinazione se dal passaporto risulta la provenienza entro 6 giorni da paesi dichiarati infetti. 

Il documento che attesta l’avvenuta vaccinazione è la Carta Gialla, che viene rilasciata dalle ASL o dagli Uffici Periferici del Ministero della Sanità. Il certificato deve essere compilato in inglese o francese e deve contenere nome, cognome, data di nascita, sesso e firma del richiedente, data della vaccinazione, firma del medico e indicazione del laboratorio che fabbrica il vaccino.

La febbre gialla è una  malattia grave, spesso mortale, trasmessa tramite la puntura di una specie di  zanzare. È diffusa nelle zone urbane e forestali delle regioni tropicali e subtropicali dell’Africa, dell’America meridionale (Bolivia, Brasile; Colombia, Ecuador, Perù) e del Panama; l’Asia e l’Oceania sono indenni dalla malattia. La vaccinazione è obbligatoria per entrare in Benin, Burkina Faso, Camerun, Ciad, Congo, Costa D’Avorio,  Gabon, Ghana, Liberia, Mali, Niger, Repubblica Centro Africana, Repubblica democratica del Congo, Ruanda,  Sao Tomé e Principe e Togo da qualsiasi Stato si provenga. In molti paesi è obbligatoria per chi provenga entro 6 giorni da un qualsiasi punto dell’area tropicale di Africa e America del Sud.

Il vaccino anti-febbre gialla può essere somministrato esclusivamente presso i Centri autorizzati dal Ministero della Sanità. Viene  rilasciato il Certificato Internazionale di Vaccinazione, che è valido a partire dal 10° giorno successivo al rilascio per un periodo di  10 anni. Infatti, la protezione inizia 10 giorni dopo la prima iniezione e gli anticorpi persistono fino a 35 anni.

Attenzione: in caso di gravidanza la vaccinazione è ammessa oltre il 6° mese di gravidanza in caso di elevato rischio di esposizione in situazione epidemica. La vaccinazione è controindicata nei bambini al di sotto dei nove mesi; i soggetti allergici alle proteine dell’uovo, con gravi carenze immunitarie, gravi malattie epatiche, renali o neuropsichiatriche non devono essere vaccinati.

Vaccinazioni raccomandate

Di seguito le vaccinazioni raccomandate per la gran parte dei Paesi tropicali  

Epatite A: L’epatite virale da virus A  è un’infezione che si contrae tramite  contatto diretto da persona a persona, oggetti , acqua e cibo contaminati.  È una malattia che colpisce il fegato e solitamente ha un’evoluzione benigna che porta ad una immunità permanente.
La malattia è diffusa praticamente in tutto il mondo, ma le zone di pericolo maggiore sono quelle dove le condizioni igienico-sanitarie sono precarie. La vaccinazione è particolarmente indicata per i viaggiatori che si recano nelle zone tropicali del mondo.

In Italia è disponibile un vaccino intramuscolare dotato di notevole efficacia e con scarsi effetti collaterali, che può essere somministrato anche ai bambini. Il ciclo completo della vaccinazione consiste nella somministrazione di due dosi di cui la prima al momento desiderato e la seconda dopo 6-12 mesi. Se eseguita correttamente garantisce una copertura di 10 anni.

Tifo: Il tifo è una grave infezione intestinale che viene contratta  attraverso acqua o cibo contaminato da salmonelle. La vaccinazione anti-tifica è raccomandata per i viaggiatori che si recano in zone dove l’infezione è diffusa (Africa, America latina, Asia), soprattutto se si prevede di soggiornare in condizioni igieniche carenti.

In Italia è disponibile un vaccino a somministrazione orale ed uno a somministrazione intramuscolare.  La somministrazione per via orale garantisce una protezione della durata di 5 anni, a partire dal decimo giorno dell’assunzione dell’ultima pillola; la vaccinazione per via intramuscolare è efficace dal 7° giorno e prevede un richiamo ogni 3 anni.

Attenzione: la vaccinazione antitifica orale non deve essere assunta da soggetti con deficit immunitari. Di norma tale vaccinazione deve terminare almeno una settimana prima dell’inizio della chemioprofilassi anti-malarica che potrebbe ridurne l’efficacia. Per bambini di età inferiore a 2 anni non è stata ancora dimostrata l’efficacia di entrambi i vaccini (orale e intramuscolare)

Tetano: In considerazione della sua elevata tollerabilità ed efficacia, la vaccinazione anti-tetanica è raccomandata a tutti i viaggiatori, indipendentemente dal Paese visitato e dal periodo di permanenza. Per chi ha già eseguito un intero ciclo vaccinale sarà sufficiente un richiamo ogni 10 anni.

Vaccinazioni facoltative consigliate

Di seguito le vaccinazioni facoltative consigliate per viaggi in alcuni Paesi tropicali ed in situazioni particolari

Epatite B: L’epatite B è un’infezione che si contrae tramite contatto di sangue (trasfusioni, aghi contaminati, tatuaggi, agopuntura) o rapporti sessuali con persone infette. La vaccinazione anti-epatite B è particolarmente consigliata per chi debba soggiornare per lunghi periodi nei Paesi tropicali. E’ disponibile un vaccino intramuscolare dotato di elevata efficacia, con scarsi effetti collaterali. Dal 1991 in Italia per legge viene praticato  a tutti i bambini nel primo e nel dodicesimo anno di vita.  Il ciclo completo della vaccinazione prevede la somministrazione di tre dosi di cui la prima al momento desiderato, la seconda dopo un mese e la terza dopo sei. La vaccinazione dovrebbe essere iniziata almeno 6 mesi prima del viaggio per essere completata prima della partenza.

Colera: Il colera è un’infezione intestinale che si contrae con l’assunzione di cibi e bevande infette. La protezione più adeguata risulta essere l’adozione di misure igieniche, in quanto il vaccino ha una efficacia limitata. Si può tuttavia sottoporsi a una chemioprofilassi a base di antibiotici.

Poliomielite: La poliomielite è un’infezione virale dell’intestino che si contrae tramite l’ingestione di acqua o cibi contaminati. La vaccinazione anti-poliomielite è obbligatoria in Italia in età infantile. Una dose di richiamo è consigliata, se sono trascorsi più di dieci anni dal ciclo vaccinale di base, per chi si reca per periodi prolungati in aree dove questa malattia è diffusa, ossia  in Africa, nei Carabi, in Asia sud-orientale, in India, in Cina e in Europa orientale.
E’ sconsigliabile il viaggio ai bambini che non abbiano già completato il ciclo vaccinale di base. I soggetti adulti non vaccinati nell’infanzia dovranno essere sottoposti ad un ciclo vaccinale completo.

Vaccinazione anti-morbillosa. Indicata solo nei bambini che non abbiano già contratto naturalmente la malattia e che si apprestano a soggiornare per un lungo periodo in zone di endemia (America Latina, Asia e soprattutto Africa). Si somministra in dose unica per via intramuscolare dopo i tredici – quindici mesi di vita (è tuttavia possibile somministrarla anche a bambini con età inferiore).

Vaccinazione anti-tubercolare, consigliata per i bambini al di sotto dei cinque anni o per operatori sanitari in partenza per Paesi tropicali per lunghi periodi e che risultino negativi alla prova tubercolinica.

Vaccinazione antimeningococcica: obbligatoria per chi si reca in pellegrinaggio alla Mecca, viene consigliata per il personale sanitario e per i viaggiatori diretti verso aree in cui  sono segnalate epidemie in corso.

Vaccinazione anti-rabbica: consigliata solo ai soggetti ad alto rischio per esposizione professionale o che si rechino in zone ad elevato rischio di contatto con animali randagi. La vaccinazione anti-rabbica  non esime dalla necessità di farsi somministrare prontamente un trattamento antirabbia dopo un contatto con un animale infetto o sospetto tale.

Vaccinazione anti-difterica: obbligatoria in Italia in età infantile, viene consigliata ai soggetti che si rechino in zone dove la malattia è particolarmente diffusa . I soggetti adulti che non sono stati sottoposti a richiami da più di dieci anni dovranno essere rivaccinati, possibilmente con il vaccino combinato difterite-tetano.

Vaccinazione anti-encefalite giapponese: è indicata per i soggetti che si rechino per più di due settimane, in estate, in zone rurali nelle aree ad elevata endemia, ossia in Cina, India, Giappone, Laos, Myanmar, Nepal, Filippine, Corea, Sri Lanka, Thailandia e VietNam. Il vaccino non è attualmente disponibile in Italia, ma è possibile richiederlo tramite Ambasciata alle autorità sanitarie dei Paesi con endemia. Per i soggiorni  nelle foreste dell’Europa centrale ed orientale è consigliata la vaccinazione anti-encefalite da zecche.

E’ inoltre vivamente raccomandato ultimare tutte le vaccinazioni o almeno un numero di dosi sufficienti a garantire una buona protezione entro 10-15 giorni prima della partenza.  

Chemioprofilassi antimalarica: per chemioprofilassi si intende l’assunzione periodica di farmaci al fine di prevenire l’insorgenza di una determinata malattia infettiva. Viene utilizzata solitamente quando non esiste un vaccino; è quindi un sistema di prevenzione alternativo.

La malaria è una grave infezione trasmessa all’uomo mediante la puntura di un particolare tipo di zanzara  (Anopheles)   Il pericolo di contagio e di malattia per i volontari  europei è  è elevato in quanto sprovvisti di difese immunitarie specifiche nei confronti dei parassiti malarici. È dunque essenziale adottare misure preventive accurate sia per evitare la puntura delle zanzare, sia per impedire la malattia nel caso di puntura infettante. Bisogna scegliere il farmaco in base al luogo visitato, poiché in alcuni paesi esistono forme resistenti (Africa, bacino Amazzonico, etc.). Sui farmaci utilizzati per la chemioprofilassi antimalarica ci sono voci contrastanti che alimentano leggende metropolitane e disinformazione.  Per questo si raccomanda una accurata consultazione medica personalizzata, prima della adesione ai protocolli standard proposti con superficialità da molti centri della ASL. Nessun farmaco si propone, comunque, attualmente come soluzione elettiva rispetto ad altre.  Per tale ragione riteniamo che le misure preventive, (uso di zanzariera e prodotti repellenti e stile di vita attento)  rappresentino gli ingredienti più importanti da utilizzare.